lunedì 23 luglio 2012

Le incongruenze italiane

Sento l'obbligo morale di cittadino italiano di informare gli amici di un'iziativa del nostro Ministero Affari Esteri non adeguatamente riportata dagli organi di informazione.

Un accordo con l'India datato 11 dicembre 2011 in seguito al quale “L’Università Bocconi di Milano apre una School of Business a Mumbai: un luogo strategico per la sua qualificata offerta post-universitaria, in un mercato educativo e del lavoro caratterizzato da una domanda in continua espansione, che puo' solo parzialmente essere soddisfatta dalle Universita' indiane. L’iniziativa è della SDA - Bocconi School of Management.”

Un'iniziativa assolutamente da sottoscrivere e condividere  se non fosse accaduto lo spiacevole episodio che ha coinvolto i nostri due Fucilieri di Marina  ormai ostaggio dal 15 febbraio di uno Stato Federale dell'India, il Kerala, che si oppone ad uno stato Sovrano estero, l'Italia e senza precise e puntuali opposizioni del nostro Ministero Affari Esteri e del nostro Governo.

Un approccio italiano improntato al Low Profile raccomandato da troppo tempo e che ad oggi ha portato a negare ai nostri militari anche il diritto alla difesa non consegnando loro gli atti d'accusa in italiano ed in inglese ma solo in dialetto locale a mezzo anche appunti scritti a mano.

Si è, quindi, del parere, che l'apertura dell'Italia per garantire il supporto di una sua prestigiosa Università Privata, mal si coniuga con la totale chiusura del Governo Istituzionale indiano che, almeno allo stato attuale delle cose, non sembra molto impegnato a far sì che all'Italia sia garantito il rispetto dei diritti previsti in ambito internazionale. 

Per questo, si è sentita l'esigenza di chiedere formalmente delucidazioni al Ministro Terzi, con la speranza che voglia garantire questo diritto democratico ad un cittadino italiano che probabilmente ha contribuito attraverso la propria quot aparte di tributi, a far sì che il MAE potesse attivare funzionari e risorse perchè l'accordo di cui trattasi si concretizzasse.

Di seguito la lettera inviata al Sig. Ministro che risulta essere arrivata oggi 23 luglio 2012


Roma 22 luglio 2012


Pregiatissimo Ministro degli Esteri Giulio Terzi

Ministero Affari Esteri - gabinetto.ministro@cert.esteri.it

_________

Buongiorno Sig. Ministro.
Sono il Gen. Brig. (ris) Dott Fernando Termentini che, come ritengo le sia stato riferito, sta seguendo la
sorte dei due Fucilieri della Marina Militare italiana tenuti in ostaggio dall’India.

E’ la quarta missiva che invio sull’argomento ricorrendo ad mezzo comunicativo considerato ufficiale (se
non vado errato) da precipua legge dello Stato (posta elettronica certificata), che mi permetto di inviarLe con la speranza, finora però disattesa, di avere risposte su punti oscuri della intera vicenda.

Interpreto il Suo silenzio motivato dall’affanno quotidiano Suo e dei Suoi collaboratori nell’affrontare i mille
problemi che quotidianamente investono il Ministero da Lei diretto, ma nello stesso tempo in tutta franchezza, Le esprimo il rammarico di un silenzio per taluni aspetti indecifrabile.

Spero che in questa circostanza il quesito che le sto proponendo possa avere una risposta, se non altro perché materia pubblicata sul sito del Suo Ministero ed in quanto atto formale dell’Italia che per essere stato reso operativo ha sicuramente richiesto un impegno di tempo, personale e risorse pubbliche a carico di tutti i

cittadini italiani.

Mi riferisco all’accordo dell’11 dicembre 2011, sottoscritto con l’India poco dopo l’insediamento del Governo di cui fa parte per l’apertura di una School of Business a Mumbai in stretto coordinamento operativo e si presume gestionale con l’Università Bocconi.

In un momento che l’India, come a Lei ben noto, si dimostra assolutamente disattenta ai problemi dei due nostri Fucilieri di Marina e lascia che uno proprio Stato Federale si occupi - mi permetto di affermare
maldestramente – di diritto internazionale e di rapporti con uno Stato Estero Sovrano, la mia coscienza di
cittadino mi impone di chiederLe se l’accordo è ancora operativo e quale è l’impegno dell’Italia in termini
finanziari e di personale perché sia raggiunto lo scopo della “ qualificata offerta post-universitaria della della
SDA - Bocconi School of Management, in un mercato educativo e del lavoro caratterizzato da una domanda in continua espansione, che può solo parzialmente essere soddisfatta dalle Università indiane”.

(http://www.esteri.it/MAE/IT/Sala_Stampa/ArchivioNotizie/Approfondimenti/2011/12/20111215_India_bus

iness_school_della_Bocconi.htm)

Fiducioso che almeno su questi argomenti un cittadino possa esigere dalle Istituzioni una risposta formale,
rimango in attesa di una risposta, contrariamente a quanto fino avvenuto.

Distinti ossequi

Gen. Brig. (ris) Dott. Fernando Termentini.
 
23 luglio 2012 - ore 12,30