Spazi diversi sono dedicati solo a qualche
politico buonista che invita a non usare la parola zingaro ed ora anche quella
di “clandestino” quando si parla dei migranti, minacciando sanzioni
amministrative. Un impegno da “operetta” che sicuramente rende visibilità a
coloro che ne disquisiscono ma non esalta lo sforzo di chi si propone come tutore degli interessi dei
cittadini.
Scelte editoriali che
praticamente coinvolgono tutte le testate giornalistiche, tanto che portano a pensare
che siano operative direttive ben precise collegate alla garanzia del
finanziamento pubblico all'editoria.
Nel silenzio dell’informazione
passano normative a totale svantaggio dei cittadini senza che nessuno ne dia
notizia o ne commenti i contenuti. Moltissimi di questi provvedimenti
coinvolgono coloro che servono lo Stato in uniforme. Polizia di Stato, Forze Armate, Vigili del
Fuoco, ai quali vengono negati aumenti stipendiali promessi o adeguamenti delle
condizioni di servizio mentre si è pronti,
ad osannare costoro a parole portandoli sul palcoscenico del Festival di
San Remo in uno show che a mio modesto avviso ha avuto del grottesco.
Ora si sta lavorando, sempre nel
silenzio più assoluto, anche alla revisione delle carriere dei militari. Vi
sono impegnate quasi le stesse persone, seppure con cariche diverse, che a suo tempo decisero di passare dalla leva
obbligatoria al volontariato con una serie di provvedimenti che non tenevano
conto dell’aumento dei costi indotti da una trasformazione generalizzata e delle
esigenze di operatività e che a breve
portò anche in ambito militare la figura del precariato (Volontari in spe e Volontari
in ferma breve).
Una ristrutturazione che dovrebbe rendere
operativi i contenuti del Libro Bianco
della Difesa che non lasciano prevedere nulla di favorevole per il futuro di coloro
che sceglieranno di dedicare la propria
vita alla difesa della Patria a garantire la sicurezza globale operando in zone
di guerra.
Oggi nulla è cambiato. Pur di
adottare un provvedimento sicuramente non popolare ed offensivo nei confronti
di coloro che in armi sono impegnati Fuori Area si è disquisito distinguendo
zona di guerra da zona di operazioni. Tutto con lo scopo di eliminare un
modesto beneficio stipendiale ai militari inviati in zone di conflitto per
garantire la pace.
La norma è passata in silenzio
perchè di fatto qualcuno ha deciso che dove i nostri militari sono impegnati in
attività di mantenimento della Pace non possono essere considerate “aree di
guerra”. Spontanea, quindi la domanda : se l'Afghanistan, l'Iraq o la Libia, la
Nigeria, il Sudan ecc. non sono zone di
guerra come deve o può essere definito chi fugge da quei luoghi e cerca di
entrare arbitrariamente in un altro
Paese?
Le decisioni di non concedere i
benefici combattentistici e nello stesso tempo di non chiamare clandestino da chi fugge da un'area sono passate
sotto il silenzio dei media impegnati, invece,
a disquisire semanticamente sul
termine clandestino senza evidenziare,
però, che sul piano del diritto sostanziale eliminare i benefici
combattentistici conferma che “la
maggior parte di coloro che arrivano nel nostro Paese sono migranti economici e
non aventi diritto della protezione internazionale- Di fatto quindi
CLANDESTINI”.
Il perché è presto detto.
I benefici combattentistici nel
rispetto della Legge 1746/1962 venivano
riconosciuti al personale militare che prestava servizio in zone di intervento ONU e consistevano nel raddoppio -
ai fini della determinazione dello stipendio
- del periodo trascorso in area di guerra. Ora. a distanza di 54 anni qualche
illuminato - cresciuto dietro una scrivania -
si è inventato che i benefici sono anticostituzionali ed il Consiglio di
Stato ha sancito che è improprio continuare a prevederli in quanto si riferirebbero solo al periodo bellico 1940 – 1945, dimenticando,
però, che in quegli anni l'ONU ancora non esisteva essendo stato fondato il 24
ottobre 1945 e quindi non potevano esistere nemmeno zone di intervento per
militari che operassero per conto dell'Organizzazione.
Si gioca quindi con la sottile
differenza fra zona di guerra e zona di intervento. Ma se si interviene con FA ci
sarà pure un motivo sicuramente dettato da una situazione di contingenza non
delle migliori e tale da indurre il Ministero della Difesa a inviare truppe di
stabilizzazione su mandato ONU.
Un TAR ha anche esasperato il
concetto sentenziando che le aree dove vengono inviati i nostri militari non
sono aree di guerra perché mancano le dichiarazioni di belligeranza anche se si
riconosce che i militari operativi sul terreno corrono gli stessi rischi come
se partecipassero ad una vera e propria azione di guerra.
Inoltre, se la concessione dei
benefici di guerra è anticostituzionale, tanto più lo sarà la Legge 145 del 24
luglio 2016 che regola le disposizioni sulla partecipazione delle Forze Armate italiane alle missioni
internazionali che, peraltro, all'articolo 9 prevede lo “stato di prigionia”
palese condizione dettata da una confronto armato.
Il tutto giustificato, a
prescindere dai sofismi legali, dal fatto che se venissero mantenuti i benefici
combattentistici lo Stato dovrebbe affrontare costi assolutamente insostenibili.
Prendiamone
atto. Chiediamoci però perchè, con il solito approccio buonista, si proscrive
il termine clandestino riferito alla maggior parte dei migranti che approdano
sulle nostre coste ma che, stante le conclusioni a cui è giunto il legislatore,
non fuggono da zone di guerra e quindi non hanno diritto del soccorso
internazionale.
Garantiamo 35
Euro a migrante, 80 Euro a pioggia e 500 Euro per i diciottenni, ma non
disponiamo di pochi spiccioli a favore di chi si impegna a partecipare a
missioni finalizzate a garantire la sicurezza internazionale.
Non è quindi
uno scandalo chiamare clandestini i migranti che non provengono da aree i
conflitto, è scandaloso invece, giocando
sulle parole, cancellare modesti benefici
a chi ha scelto di difendere la Patria, un'offesa inaccettabile per chiunque
abbia dedicato la sua vita allo Stato.
Per questo noi
seguiteremo ad usare il termine “CLANDESTINI”
Fernando Termentini – 2 marzo 2017, ore 11,00