tag:blogger.com,1999:blog-8896682310981339226.post3436918081722300632..comments2023-12-25T19:12:50.289+01:00Comments on La voce di un Italiano - Fernando Termentini: Il terrorismo evolveFERNANDO TERMENTINIhttp://www.blogger.com/profile/12340286320260522639noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-8896682310981339226.post-24089345435362450662010-11-29T20:01:55.951+01:002010-11-29T20:01:55.951+01:00Troppe parole vane contro Julian Assange da parte ...Troppe parole vane contro Julian Assange da parte del responsabile della Farnesiana e, all’opposto, troppa melassa mediterranea da Ignazio Larussa, che dovrebbe preoccuparsi per la sicurezza dei suoi uomini in Afghanistan.<br />Che cosa dovrebbe fare Franco Frattini, ministro degli esteri d’uno stato sovrano?<br />Primo. Convoca l’ambasciatore degli Usa a Roma e, presentandogli una nota di protesta scritta per l’oltraggio gratuito al capo del governo italiano, alleato e impegnato nella stessa guerra, ritira il gradimento all'incaricata d'affari americana a Roma, Elizabeth Dibble, alla quale si intima di lasciare Roma immediatamente.<br />Secondo. Esige che il presidente degli Stati Uniti rivolga al presidente del Consiglio italiano pubbliche scuse per l’incidente occorso ai sistemi di trasmissione della diplomazia statunitense e per i giudizi espressi dalla signora Dibble, “che non sono certamente condivisi dal presidente degli Stati Uniti”.<br />Terzo. Annuncia che se le scuse al presidente del consiglio Silvio Berlusconi non giungeranno entro 48 ore dalla convocazione dell’ambasciatore, l’Italia avvierà immediatamente il ritiro delle proprie truppe dall’Afghanistan. Tale passo è urgente sia perché siamo stati oltraggiati, per di più mentre siamo in guerra, dall’alleato che ha maggiore interesse alla nostra compartecipazione, sia perché la carenza d’un atto riparatorio formale certifica, da parte statunitense, la sottovalutazione del pericolo, che grava sulle truppe italiane in guerra, per la conclamata e ingravescente penetrabilità degli archivi diplomatici statunitensi.<br />Quarto. Fa riserva, sulla base degli sviluppi del precedente passo, di provocare la convocazione straordinaria del Consiglio Atlantico e di indirizzarne l’agenda, al fine di esaminare le condizioni di sicurezza delle operazioni NATO in corso.<br />Questo è quello che fa un paese sovrano e dignitoso. Poi se si vuole continuare col vociare da ballatoio, maggioranza e opposizione una volta tanto insieme, si faccia pure, ma in tal caso si dà ragione a Julian Assange e alla signora Dibble.Piero Laportahttps://www.blogger.com/profile/03174983316002905042noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8896682310981339226.post-34243352623074194592010-11-29T19:59:27.069+01:002010-11-29T19:59:27.069+01:00La tracciabilità d’ogni top secret è totale. Se sf...La tracciabilità d’ogni top secret è totale. Se sfuggono in massa è per mimetizzare i due o tre papelli indirizzati sull’obiettivo vero, Silvio Berlusconi.<br />Come si realizza tecnicamente la bufala di Wikileaks? I documenti sono filtrati legalmente verso uno o più paesi fidati, l’«Echelon club» per intenderci, la super Nato che raccoglie i paesi WASP (White, Anglosasson, Protestant), a egemonia bianca, anglosassone e religione protestante. Da lì a organizzare una finta fuga di documenti, attraverso una rete non collegabile a Washington, il passo è breve. Nello stesso tempo a Washington attivano i canali legali – la legalità innanzi tutto, si sa - per incriminare Julian Assange, il patron di Wikileaks, genio, ma fesso come tutti i geni. Avrà un incidente mortale o andrà in galera e nessuno potrà intervistarlo, non appena l’operazione contro Silvio Berlusconi sarà conclusa, o piuttosto naufragata. <br />Se Berlusconi non avesse l’amicizia di Putin sarebbe finito come Giovanni Leone, Aldo Moro e altri di fede occidentale. L’avidità dei malvagi non è mutata; tempi e scenari invece sì. Washington e Londra lo capiranno quando sarà troppo tardi, come al solito.Piero Laportahttps://www.blogger.com/profile/03174983316002905042noreply@blogger.com