Circola
ormai da un paio di giorni la notizia, anche riportata su giornali indiani, che
il Governo di Delhi è pronto a denunciare alla
Corte Suprema il rifiuto dei 4 Marò che facevano parte del NPM della Lexie, di
comparire davanti alla National Investigation Agency (NIA) e che emerge l’intenzione
di fermare le indagini in corso.
Indagini che dovevano essere già concluse da tempo e seguite da un immediato processo che sarebbe dovuto iniziare a settembre,come affermato nei mesi scorsi da più fonti istituzionali.
Infatti,
leggendo un’intervista al dott. De Mistura pubblicata il 15 settembre dal
quotidiano “Il Messaggero” alla domanda dell’intervistatore se l’Italia si
fosse o meno impegnata a consentire gli interrogatori in India degli altri 4
Marò, l’intervistato risponde affermativamente.
De Mistura, precisa
“In effetti c’è un impegno scritto tra il Governo Italiano e la Corte Suprema
dell’India siglato quando c’era il Ministro Terzi. Sarebbe stato meglio, invece
di promettere di riportare i fucilieri in India, scrivere che li avremmo “resi
accessibili” . Ma da allora è passata molta acqua sotto i ponti ….”.
Dichiarazione
molto fumosa nei contenuti in quanto non informa su chi e quando abbia
sottoscritto questo impegno tra il Governo italiano e quello indiano.
Presumibilmente la Difesa trattandosi della gestione di militari in
servizio, “comandati” dalla Marina Militare a far parte di quel Nucleo di Protezione
Militare ed avendo dato il nulla contro per il rientro della Lexie a Koci il
COI o altri della catena di Comando e Controllo militare, come reso noto il 15
ottobre 2012 dall’ex Ministro Di Paola.
Fatti
che comunque erano sicuramente noti a marzo del 2013, quando fu deciso improvvisamente
di far rientrare i due Fucilieri di Marina in India annullando quanto
ufficializzato in precedenza proprio dal dott de Mistura che dichiarava all’AGI “La decisione di non far rientrare i maro’ in
India “e’ stata presa in coordinamento stretto con il presidente del Consiglio
Mario Monti e d’accordo tutti i ministri” coinvolti nella vicenda, “Esteri,
Difesa e Giustizia”. Aggiunge che “siamo tutti nella stessa posizione, in
maniera coesa e con il coordinamento di Monti”.
Forse in quel momento, nell’affanno delle decisioni che palesemente si
accavallavano, è stato dimenticato
questo impegno di cui oggi ci informa il dott. De Mistura. Una valutazione,
invece, determinante ai fini della decisione di non far rientrare i due
Fucilieri di Marina a Delhi, in quanto era assolutamente prevedibile che
l’India si sarebbe presentata a riscuotere la cambiale ipotecaria sottoscritta
dagli italiani.
Una leggerezza
? Una decisione ponderata? Una dimenticanza ? Domande credo lecite a cui
qualcuno dovrebbe rispondere per chiarire un quadro di situazione sempre più
complicato e per ora solo tratteggiato con aggettivazioni di scarso significato
oggettivo.
Roma 18
settembre 2013 - 11,30
Nessun commento:
Posta un commento