Nella vita non si finisce mai di
imparare. E’ molto triste scoprire che la responsabile della Farnesina, colei
che rappresenta l’immagine dell’Italia nel mondo, per quanto si legge in una
recente agenzia di stampa non sembra essere informata in tempo reale sul futuro
di due cittadini italiani da 21 mesi in ostaggio di un Paese terzo perchè
sospettati di essere coinvolti in eventi indotti dalle loro funzioni
istituzionali.
“Maro': Bonino,
spero in buone notizie il 13 novembre .
(AGI) - Roma, 7 nov. - Sulla vicenda di maro'
in attesa di processo in India per la morte due pescatori, "mi auguro che l'inviato
della Farnesina Staffan de Mistura possa dare buone notizie nell'audizione in
programma alla Camera il 13 novembre". Lo ha detto il ministro degli
Esteri Emma Bonino nel corso di un videoforum con Repubblica.it. Rispondendo ad
una domanda in cui le si chiedeva di confermare la data dell'11 novembre per
l'interrogatorio degli altri quattro fucilieri
della Marina che si trovavano a bordo dell'Enrica Lexie,
Bonino ha spiegato di preferire "la politica dei risultati a quella degli
annunci. La riservatezza - ha detto - non e' segretezza e a volte aiuta".
Il
Ministro degli Affari Esteri Emma Bonino esprime un auspicio non una certezza nel momento che si augura che
Staffan de Mistura dia buone notizie sulla vicenda specifica. Logica e
spontanea, quindi, la deduzione che non conosca esattamente lo stato attuale
degli avvenimenti che coinvolgono Massimiliano Latorre e Salvatore Girone e
preferisca rimanere sul vago. Altrimenti non avrebbe “sperato” ma espresso
verità come fatto in passato quando ci diceva che i due Fucilieri di Marina
sarebbero rientrati in Italia per Natale.
Si
conferma, quindi, un dubbio già espresso in altre circostanze. Forse il MAE,
come avvenuto con il precedente Esecutivo, per disposizioni superiori od
opportunità di altra natura convive a latere con i fatti specifici, soprattutto
considerando che chi sta gestendo la
sorte dei due Fucilieri di Marina non è, come dice il Ministro “un inviato
della Farnesina”, bensì un Commissario governativo referente di Palazzo Chigi.
Probabilmente
quello del Ministro è, anche, un
approccio prudente che lascia aperta la strada a qualsiasi affermazione futura,
ipotesi che si coniuga anche con la riservatezza richiamata dalla responsabile
della Farnesina, altrimenti non spiegabile per una persona che come Emma Bonino
ha per decenni combattuto contro il
silenzio e l’omertà di Stato.
Siamo
di fronte, quindi, ad un’ulteriore e purtroppo consueta aggregazione di mere
parole dettate sicuramente dall’incertezza e dalla prudenza nel dire, troppe
volte prevaricata in un passato recente garantendo un “processo equo e rapido” e
da affermazioni che hanno messo in dubbio che l’Italia sia ancora uno Stato di Diritto, come quella, “non è accertata l’innocenza dei due marò”.
Concetto
pesante, questo ultimo, specialmente se espresso da chi nella sua lunga storia
politica si è sempre battuto per l’assoluto garantismo ed è stato e continua ad
essere un esponente di spicco di una componente politica come il Partito
Radicale, estrinsecazione estrema di orientamenti liberali,
libertari ed antiproibizionisti.
Negare,
invece, la presunzione di innocenza non pare essere coerente con quanto fino ad
ora il “politico Bonino” ha affermato e continua a farlo per taluni aspetti con
la Sua pagina di Facebook, piuttosto sembra essere una scelta di convenienza
per non urtare “altrui suscettibilità o interessi”.
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