Il governo del Mali nella
tarda serata di ieri ha riferito di aver registrato "tre casi
sospetti" di febbre emorragica. I possibili infettati sono stati messi in isolamento in attesa dei risultati dei test medici per
individuare il virus di Ebola esistendo un pericolo di possibili contagio
avendo la malattia ucciso già 84 persone nella nella vicina Guinea.
La Francia questa mattina ha bloccato per due ore un volo proveniente sempre dalla Guinea presso l’aeroporto Roissy Charles-de-Gaulle, in quanto si sospettava che a bordo vi fosse un passeggero contagiato con il virus dell’Ebola. L’equipaggio ha avuto qualche dubbio dopo aver visto lo stato dei servizi igienici anche se le agenzie non entrano nel dettaglio. I 187 passeggeri e gli 11 membri dell’equipaggio del 727 sono stati dunque sottoposti a controlli sanitari, “con la verifica della temperatura”, e i test si sono rivelati negativi. Dopo due ore di quarantena i passeggeri hanno potuto riprendere il viaggio, mentre la Francia da ieri ha rafforzato le misure di sicurezza per l’accoglienza dei passeggeri in arrivo a Roissy dai Paesi dell’Africa occidentale, dove ormai è accertato che sia scoppiata un’inquietante epidemia di Ebola.
Fernando Termentini, 4 aprile 2014, 16,00
La Francia questa mattina ha bloccato per due ore un volo proveniente sempre dalla Guinea presso l’aeroporto Roissy Charles-de-Gaulle, in quanto si sospettava che a bordo vi fosse un passeggero contagiato con il virus dell’Ebola. L’equipaggio ha avuto qualche dubbio dopo aver visto lo stato dei servizi igienici anche se le agenzie non entrano nel dettaglio. I 187 passeggeri e gli 11 membri dell’equipaggio del 727 sono stati dunque sottoposti a controlli sanitari, “con la verifica della temperatura”, e i test si sono rivelati negativi. Dopo due ore di quarantena i passeggeri hanno potuto riprendere il viaggio, mentre la Francia da ieri ha rafforzato le misure di sicurezza per l’accoglienza dei passeggeri in arrivo a Roissy dai Paesi dell’Africa occidentale, dove ormai è accertato che sia scoppiata un’inquietante epidemia di Ebola.
La febbre emorragica
dell'Ebola è potenzialmente mortale e comprende una gamma di sintomi quali
febbre, vomito, diarrea, dolore o malessere generalizzato e a volte emorragia interna e
esterna. Il tasso di mortalità è estremamente alto, variabile dal 50 al 89%
secondo il ceppo virale, e un trattamento tramite vaccino non è tuttora disponibile.
La causa della morte è solitamente dovuta da
una sindrome da disfunzione d’organo multipla. Il virus, secondo un criterio di
pericolosità, è classificato come agente biologico di gruppo 4, così come agente di
bioterrorismo di categoria
A.
L’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS) ha diramato
un’allerta per l’epidemia in Guinea dove oltre alle 8° vittime fino ad ora ci
sono 122 contagiati e la malattia si sta diffondendo in Sierra Leone ed in
Liberia.
Contemporaneamente, il
Ministro Alfano ci dice che “Secondo le nostre informazioni in Nord Africa ci
sono tra 300 e 600 mila persone in attesa di transitare nel Mediterraneo” e
molte di queste sappiamo bene che arriveranno in Italia e forse solo fra
qualche mese saremo in grado di conoscere da dove provengono, dove hanno
soggiornato in Africa.
Le siamo grati Ministro anche
quando ci assicura nello specifico che “noi ci batteremo perché l’Europa
difenda le frontiere”. Esiste però un allarme dell’OMS sull’Ebola che non può
essere sottovalutato così come stanno facendo i francesi monitorando eventuali
casi sospetti di gente che dall’Africa arriva sul proprio territorio, per cui si auspicherebbe anche di essere informati se
sono stati diramati fra i volontari, le
Forze dell’Ordine ed i militari
impegnati nell’accoglienza dei migranti, i protocolli da adottare per
individuare ed isolare eventuali
portatori del virus in questione, ed in particolare se sono stati predisposti in Italia Ospedali
in grado di fronteggiare un’eventuale emergenza sanitaria specifica.
Dobbiamo guardare con occhio amico i disperati che arrivano dall’Africa,
ma credo che nello stesso tempo lo Stato deve salvaguardare la salute dei
nostri cittadini pianificando e predisponendo quanto necessario per
fronteggiare una possibile emergenza sanitaria, lasciando da parte qualsiasi improvvisazione.
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