lunedì 26 aprile 2010

Afghanistan, un attacco terroristico non convenzionale

L’ipotesi formulata in varie occasioni sulla minaccia di possibili attacchi terroristici “sporchi” forse si sta trasformando in una tragica realtà. A Konduz, nell’Afghanistan del nord, i Talebani hanno usato gas tossici contro una scolaresca femminile coinvolgendo 80 studentesse colpevoli di voler studiare opponendosi agli estremisti islamici che non accettano l'istruzione femminile. Le vittime hanno manifestato improvvisamente sintomi tipo quelli che potrebbero provocare gas tossici soffocanti: dolori, vertigini e vomito. Fonti della polizia locale riferiscono che l’episodio non è il primo del genere, ma si aggiunge ad altri attentati simili compiuti in precedenza in altre parti del Paese anche se molto più limitati rispetto all’episodio di Konduz. L’attacco è avvenuto, come riferito in conferenza stampa dal governatore della provincia, in concomitanza dell’arrivo di 100 combattenti stranieri vicini ad Qaeda, provenienti da Cecenia, Uzbekistan, Tagikistan, Pakistan e da altri paesi del Medio Oriente, con lo scopo di formare i Talebani locali per attuare una concreta campagna di destabilizzazione nell’area e nelle zone adiacenti. L’aggressivo utilizzato, come riportato da fonti di stampa locali, aveva un forte odore di fiori che ha immediatamente provocato soffocamento e stato di incoscienza, senza però produrre effetti mortali. Particolari che inducono a pensare che siano state impiegate sostanze inabilitanti come gas irritanti del tipo di quelli utilizzati dalle forze di polizia per ripristinare l’ordine pubblico. L’odore di “fiori” porta a pensare, fra i possibili aggressivi, al "CN", un gas non letale che emana un gradevole profumo di fiori di melo, un lacrimogeno ad azione rapida che agisce sull’apparato respiratorio. Se inalato, solo dopo 20 secondi dalla sua propagazione nell’ambiente, provoca copiosa lacrimazione, tosse, difficoltà di respiro, senso di oppressione toracica ed anche svenimento. Un’alta concentrazione di CN può anche indurre danni gravi agli occhi e disturbi gastrici. Gli avvenimenti di Konduz, prescindendo dalla natura dell’obiettivo umano scelto e dalle possibili motivazioni che hanno spinto i Talebani ad attaccare una scuola, dimostrano inequivocabilmente che i terroristici dispongono ormai anche di armi non convenzionali e sono preparati a gestirne l’impiego in modo efficace. Peraltro, non risulta che l’attentato sia stato effettuato utilizzando munizionamento a “caricamento speciale, ma il gas dovrebbe essere stato disperso nell’ambiente con un’irrorazione silenziosa che dimostra la disponibilità di sistemi evoluti e di scorte di aggressivo “non confezionato” e, quindi impiegabile per integrare qualsiasi IED convenzionale o addirittura per essere veicolato sull’obiettivo servendosi di dispositivi altrimenti destinati ad uso civile. I Talebani in questa occasione hanno utilizzato un gas a bassa letalità e non hanno provocato vittime. L’attacco ha avuto lo scopo di dissuadere la popolazione femminile che osa disprezzare le leggi dell’estremismo islamico, ma, nello stesso tempo, dimostra che i terroristi sono in grado di esaltare la minaccia utilizzando ordigni fino ad ora considerati ipotesi lontana: la “dirty bomb”. IED particolari che nel breve termine potrebbe ripresentarsi sugli scenari di guerra afgani e forse anche iracheni e rappresentare una significativa intimidazione sul piano globale.

26 aprile 2010

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