lunedì 2 maggio 2011

Uccisi i tre nipoti di Geddafi

Dopo il bombardamento di un sito di Tripoli arrivano notizie dell’uccisione di tre nipotini del Rais libico Geddafi. Qualora i fatti fossero confermati, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dovrebbe riunirsi con urgenza e valutare se il rispetto della risoluzione 1973 è coerente con lo spirito che ha spinto l’Assemblea a votarla o piuttosto è interpretata dalla Coalizione Nato. Non sembra, infatti, che nel documento sia dato mandato di dare la caccia all’uomo Geddafi. Piuttosto è disposto di proteggere la popolazione civile dalla repressione governativa ed interdire lo spazio aereo libico. Le prime immagini dell’edificio colpito dal bombardamento fanno pensare, invece, che l’obiettivo distrutto sia un’abitazione civile piuttosto che un centro di Comando e Controllo. Locali dove, peraltro, varie fonti confermano che abbiano ospitato il Rais fino a poco prima dell’attacco, a dimostrazione che la scelta dell’obiettivo è stata fatta per colpire la persona e non contro un apparato militare. Una decisione che potrebbe avere conseguenze negative considerando come il mondo islamico giustamente rispetta la vita dei bambini e che potrebbe indurre la Lega Araba a prendere le distanze dalle operazioni militari in corso. L’ONU dovrebbe, quindi, procedere ad immediate verifiche dei fatti e richiamare in ogni caso il Comando delle Operazioni ad un più attento controllo delle attività militari proscrivendo ufficialmente e senza dare spazio ad interpretazione alcuna qualsiasi attacco che può provocare vittime civili. L’etica suggerirebbe, infatti, che nel dubbio è meglio lasciare indenne un possibile Centro di Comando e Controllo piuttosto che colpire indiscriminatamente fra la gente anche se consanguinea di un tiranno e di un feroce terrorista, in particolare se fanciulli inermi. In Teatro sono utilizzate bombe “intelligenti” che per essere tali devono essere pre programmate come il navigatore di un’autovettura e quindi parlare di danno collaterale è forse azzardato a meno che l’obiettivo sia stato scelto pur non essendo contraddistinto da inequivocabili insegne e caratteristiche militari.
2 maggio 2011, ore 08,30

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