Molti politici italiani hanno aperto una loro
pagina su Facebook dimostrando la volontà di favorire un confronto con i
cittadini, utilizzando la piattaforma informatica che rappresenta di fatto la “Agorà ” moderna, mutuando
l’antico significato della parola (raccogliere, radunare), termine con il quale nell'antica Grecia si indicava la piazza principale della “polis”.
Lo hanno fatto, per citarne alcuni, il Presidente del Consiglio Letta ed il Ministro della Difesa Mauro (https://www.facebook.com/enricoletta.it?fref=ts
-https://www.facebook.com/pages/Mario-Mauro/282343541897701?fref=ts),
presentando le proprie pagine con uno stile editoriale e comunicativo
assolutamente personale e senza riferimenti “iconografici” alla carica
istituzionale ricoperta.
Anche il Ministro degli Esteri Bonino ha seguito
questa iniziativa ma con un impatto mediatico diverso. La Sua pagina si
presenta, infatti, con un chiaro riferimento alla carica ricoperta, il palazzo
della Farnesina sullo sfondo, l’immagine del Globo terrestre ed in primo piano
il viso del Ministro (https://www.facebook.com/pages/Emma-Bonino/9005388225).
Un vero e proprio messaggio attraverso l’immagine, con un chiaro richiamo al
ruolo istituzionale, peraltro avvalorato dalla presentazione della pagina “
Sono contenta di avere questa opportunità di confronto con Voi. Vorrei
rispondere a tutti, ma purtroppo non ho sempre il tempo di farlo. Vi chiedo
quindi di comprendere ed avere pazienza. Per parte mia cercherò di fare del mio
meglio. Grazie. Emma”.
L’introduzione di una bacheca dove ci si
aspetterebbe di leggere informazioni sulle iniziative nazionali di politica
estera, sull’impegno italiano nel risolvere i piccoli grandi problemi globali
ed una rappresentazione di come il Ministero degli Esteri si interfaccia con le
altre Nazioni per portare avanti iniziative a favore dell’immagine italiana nel
mondo.
Immediata, però, la delusione leggendo i singoli
“thread” che riempiono la pagina, la maggior parte dei quali intitolati a
vicende particolari e poco attinenti a quello che si intenderebbe il principale
mandato istituzionale della Farnesina, piuttosto prossimi a particolari scelte politiche personali.
Solo per citarne alcuni. “I diritti non sono per sempre se non
vengono difesi, amati, nutriti @Radicali http://t.co/olvyqa4NWD”; Bonino:"Spreco
alimentare paradosso del nostro tempo, a livello globale va perduto più di un
terzo del cibo ….”; “Staff:
Intervista su La Stampa «C’è ancora molto, moltissimo da fare. Anche perché in
Europa gli investitori non cercano tanto incentivi e sconti fiscali, ma
certezze. Sulle regole del mercato del lavoro, sui tempi delle autorizzazioni.
E soprattutto la certezza della Giustizia, civile e penale”.
Anche
“annunci” su vicende non peculiarmente attinenti alla strategia di politica
estero del nostro MAE quali: “STaff: Video integrale della puntata della serie
"Eco della Storia, dialoghi tra storia e contemporaneità", condotti
da Paolo Mieli con la partecipazione di Giovanni Paolo Fontana.
Ospite il Ministro degli Esteri, Emma Bonino”; “Staff: Bonino Congresso ALC
Unica sede politica dove in questi giorni si discute di libertà civili nel
nostro Paese”; “Staff: Al X° Congresso dell'Associazione Luca Coscioni "E
ora laiche intese", a Orvieto #libertacivili #laicheintesehttp://t.co/RVjX2uPyvl”.
Spazi di
discussione sui quali gli interventi postati vengono “moderati” da uno staff
dedicato. Solo un’uscita diretta del Ministro, disturbata sicuramente
dall’insistenza con cui molti cittadini chiedevano notizie delle iniziative
istituzionali a favore dei due nostri militari in ostaggio dell’India da 20
mesi. “Emma Bonino ha scritto : “Staff, Signori, per cortesia, leggete il
regolamento di questa pagina, così come riportato nella sezione informazione
“informazioni - attività”. Questa continua invasione di off topic (fuori
argomento) non è utile né a noi né a voi, né a chi dite di voler difendere
…….”.
Richieste o
espressioni di pensiero “off topic” sicuramente ripetute e reiterate, ma con un
solo scopo, quello di richiamare l’attenzione di un Ministro della Repubblica
sul problema di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone
che si trascina da oltre 600 giorni e di cui il MAE da tempo non informa con un
approccio assolutamente diverso rispetto a quanto avviene, per esempio, per i militanti di Greanpeace fermati in
Russia per supposti reati contro la legge locale. A costoro la pagina dedica
diversi Thread con informazioni dettagliate quali : “staff: Caso d’Alessandro,
Vice Console italiano è a Murmansk dal 22 sett. Per assistenza. Farnesina in
contatto con i famigliari @Greanpeace”.
Un’azione di disturbo portata avanti consapevolmente da molti e che improvvisamente sembrava avesse
portato a risultati concreti. L’ANSA annunciava, infatti, che il Ministro Bonino aveva deciso di aprire
sulla Sua pagina di FB un Thread dedicato ai due Fucilieri di Marina. Tutto è
avvenuto puntualmente ((https://www.facebook.com/pages/Emma-Bonino/9005388225),
con uno spazio presentato con una dichiarazione del Vice Ministro degli Esteri Pistelli
in cui si legge che l'Italia ha una
"GESTIONE CONDIVISA"delle procedura indiana,della Corte
speciale,ecc”. Parole precise che lasciano perplessi considerando che gli
eventi specifici sono avvenuti in acque internazionali con il coinvolgimento di
due militari italiani a cui è dovuta la garanzia dell’immunità funzionale e che
le prove a carico dei due Fucilieri di Marina sono state artatamente
confezionate dall’India.
Immediata la reazione di
gradimento di tutti coloro che seguono la vicenda dal 18 febbraio 2012 , attraverso
l’espressione di opinioni inequivocabili, tutte, però, improntate alla massima educazione, e ciò
nonostante contrastate spesso da uno staff poco propenso al confronto o da
persone palesemente vicine al Ministro portatrici di critiche ai limiti di un’accettabile scambio di idee. Affermazioni,
queste, non dedotte da interpretazioni personali di chi scrive, ma riscontrabili nei contenuti dei post
specifici, disponibili per chiunque volesse consultarli.
Tutto è durato però poco, anzi
pochissimo. L’annuncio dell’ANSA seguita dalla conduzione del thread durata non
più di 24 ore, conclusa con una repentina eliminazione dello stesso e dalla
scomparsa dello “staff” impegnato a presentare e discutere tutti gli altri thread.
Una cancellazione accompagnata da
dichiarazioni importanti attribuite al Ministro Bonino dal quotidiano “La
Repubblica”, che il 1 ottobre ha pubblicato un articolo “La svolta della Bonino
“Non è accertata l’innocenza dei due marò”, concetto ad oggi non smentito dal
Ministro e quindi da Lei stessa fatto proprio.
Affermazioni che insieme alla
cancellazione del Thread sui Marò annunciato dalla più importante Agenzia di
stampa italiana lasciano molto perplessi. La frase attribuita al Ministro
Bonino è, infatti, una negazione dello Stato di Diritto a cui, invece, spetta l’onere
della prova e quindi della colpevolezza. L’eliminazione del thread sui Marò è
un vero e proprio atto di censura inconcepibile ed inaccettabile in una
democrazia moderna. Un controllo sull’espressione del libero pensiero attuato
ricorrendo allo spazio di FB intitolato ad un Ministro della Repubblica, la dott.ssa Bonino , da sempre impegnata
nella difesa dei diritti civili e assolutamente contraria a quella che potremmo
chiamare “l’omertà di Stato”.
La pagina su FB continua a vivere
permeata da condivisibili iniziative per l’affermazione e difesa dei diritti dell’uomo
ma con scarsissimi contenuti di informazione sulla politica estera italiana. Gli
interventi di coloro che vorrebbero sapere di Massimiliano e Salvatore continuano
sui vari post sicuramente “fuori tema”, ma mai come in questo caso è valido il
vecchio detto “necessità fa virtù”.
Un’azione di disturbo non attuata
per destabilizzare una figura istituzionale, piuttosto per suscitare un
interesse dello Stato per la sorte di due cittadini e che al momento non sembra
essere tale.
Una forma di protesta forse
inusuale, ma sicuramente mutuata almeno per i più anziani di noi da altre forme di dissenso
promosse in passato dal politico Bonino. Un dissenso non violento, portato
avanti non con manifestazioni di piazza spesso intemperanti, ma espresso attraverso le parole in un quadro
di reciproco rispetto, tipico dell’antica tradizione della dottoressa Bonino,
già impegnata in mille battaglie civili.
Ministro, La prego, non continui ad ignorare, completi la Sua
pagina anche con espressioni di politica internazionale che ci indichino cosa
l’Italia vuole essere nel mondo e riapra il thread sui marò, credo che ne
avremmo tutti da guadagnare in immagine e prestigio.
Roma 17 ottobre 2013, ore 13,00
1 commento:
L'apparire non vuol dire essere. Lei e' una capo scuola dell'apparire...
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