giovedì 17 ottobre 2013

Il Ministro Bonino e la sua pagina su Facebook


Molti politici italiani hanno aperto una loro pagina su Facebook dimostrando la volontà di favorire un confronto con i cittadini, utilizzando la piattaforma informatica che rappresenta di fatto la “Agorà” moderna, mutuando l’antico significato della parola (raccogliere, radunare),  termine con il quale nell'antica Grecia si indicava la piazza principale della “polis.

Lo hanno fatto, per citarne alcuni,  il Presidente del Consiglio Letta  ed il Ministro della Difesa Mauro (https://www.facebook.com/enricoletta.it?fref=ts -https://www.facebook.com/pages/Mario-Mauro/282343541897701?fref=ts), presentando le proprie pagine con uno stile editoriale e comunicativo assolutamente personale e senza riferimenti “iconografici” alla carica istituzionale  ricoperta.

Anche il Ministro degli Esteri Bonino ha seguito questa iniziativa ma con un impatto mediatico diverso. La Sua pagina si presenta, infatti, con un chiaro riferimento alla carica ricoperta, il palazzo della Farnesina sullo sfondo, l’immagine del Globo terrestre ed in primo piano il viso del Ministro (https://www.facebook.com/pages/Emma-Bonino/9005388225). Un vero e proprio messaggio attraverso l’immagine, con un chiaro richiamo al ruolo istituzionale, peraltro avvalorato dalla presentazione della pagina “ Sono contenta di avere questa opportunità di confronto con Voi. Vorrei rispondere a tutti, ma purtroppo non ho sempre il tempo di farlo. Vi chiedo quindi di comprendere ed avere pazienza. Per parte mia cercherò di fare del mio meglio. Grazie. Emma”.  

L’introduzione di una bacheca dove ci si aspetterebbe di leggere informazioni sulle iniziative nazionali di politica estera, sull’impegno italiano nel risolvere i piccoli grandi problemi globali ed una rappresentazione di come il Ministero degli Esteri si interfaccia con le altre Nazioni per portare avanti iniziative a favore dell’immagine italiana nel mondo.

Immediata, però, la delusione leggendo i singoli “thread” che riempiono la pagina, la maggior parte dei quali intitolati a vicende particolari e poco attinenti a quello che si intenderebbe il principale mandato istituzionale della Farnesina, piuttosto prossimi a particolari  scelte politiche personali.

Solo per citarne alcuni. “I diritti non sono per sempre se non vengono difesi, amati, nutriti @Radicali http://t.co/olvyqa4NWD”; Bonino:"Spreco alimentare paradosso del nostro tempo, a livello globale va perduto più di un terzo del cibo ….”;Staff: Intervista su La Stampa «C’è ancora molto, moltissimo da fare. Anche perché in Europa gli investitori non cercano tanto incentivi e sconti fiscali, ma certezze. Sulle regole del mercato del lavoro, sui tempi delle autorizzazioni. E soprattutto la certezza della Giustizia, civile e penale”.

Anche “annunci” su vicende non peculiarmente attinenti alla strategia di politica estero del nostro MAE  quali:  STaff: Video integrale della puntata della serie "Eco della Storia, dialoghi tra storia e contemporaneità", condotti da Paolo Mieli con la partecipazione di Giovanni Paolo Fontana. Ospite il Ministro degli Esteri, Emma Bonino”; “Staff: Bonino Congresso ALC Unica sede politica dove in questi giorni si discute di libertà civili nel nostro Paese”; “Staff: Al X° Congresso dell'Associazione Luca Coscioni "E ora laiche intese", a Orvieto #libertacivili #laicheintesehttp://t.co/RVjX2uPyvl”.

Spazi di discussione sui quali gli interventi postati vengono “moderati” da uno staff dedicato. Solo un’uscita diretta del Ministro, disturbata sicuramente dall’insistenza con cui molti cittadini chiedevano notizie delle iniziative istituzionali a favore dei due nostri militari in ostaggio dell’India da 20 mesi. “Emma Bonino ha scritto : “Staff, Signori, per cortesia, leggete il regolamento di questa pagina, così come riportato nella sezione informazione “informazioni - attività”. Questa continua invasione di off topic (fuori argomento) non è utile né a noi né a voi, né a chi dite di voler difendere …….”.

Richieste o espressioni di pensiero “off topic” sicuramente ripetute e reiterate, ma con un solo scopo, quello di richiamare l’attenzione di un Ministro della Repubblica sul problema di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone che si trascina da oltre 600 giorni e di cui il MAE da tempo non informa con un approccio assolutamente diverso rispetto a quanto avviene, per esempio,  per i militanti di Greanpeace fermati in Russia per supposti reati contro la legge locale. A costoro la pagina dedica diversi Thread con informazioni dettagliate quali : “staff: Caso d’Alessandro, Vice Console italiano è a Murmansk dal 22 sett. Per assistenza. Farnesina in contatto con i famigliari @Greanpeace”.

Un’azione di disturbo portata avanti consapevolmente  da molti e che improvvisamente sembrava avesse portato a risultati concreti. L’ANSA annunciava, infatti,  che il Ministro Bonino aveva deciso di aprire sulla Sua pagina di FB un Thread dedicato ai due Fucilieri di Marina. Tutto è avvenuto puntualmente ((https://www.facebook.com/pages/Emma-Bonino/9005388225), con uno spazio presentato con una dichiarazione del Vice Ministro degli Esteri Pistelli in cui si legge che  l'Italia ha una "GESTIONE CONDIVISA"delle procedura indiana,della Corte speciale,ecc”. Parole precise che lasciano perplessi considerando che gli eventi specifici sono avvenuti in acque internazionali con il coinvolgimento di due militari italiani a cui è dovuta la garanzia dell’immunità funzionale e che le prove a carico dei due Fucilieri di Marina sono state artatamente confezionate dall’India.
 
Immediata la reazione di gradimento di tutti coloro che seguono la vicenda dal 18 febbraio 2012 , attraverso l’espressione di opinioni inequivocabili, tutte, però,  improntate alla massima educazione, e ciò nonostante contrastate spesso da uno staff poco propenso al confronto o da persone palesemente vicine al Ministro portatrici di critiche  ai limiti di un’accettabile scambio di idee. Affermazioni, queste, non dedotte da interpretazioni personali di chi scrive,  ma riscontrabili nei contenuti dei post specifici, disponibili per chiunque volesse consultarli.

Tutto è durato però poco, anzi pochissimo. L’annuncio dell’ANSA seguita dalla conduzione del thread durata non più di 24 ore, conclusa con una repentina eliminazione dello stesso e dalla scomparsa dello “staff” impegnato a presentare e discutere  tutti gli altri  thread.

Una cancellazione accompagnata da dichiarazioni importanti attribuite al Ministro Bonino dal quotidiano “La Repubblica”, che il 1 ottobre ha pubblicato un articolo “La svolta della Bonino “Non è accertata l’innocenza dei due marò”, concetto ad oggi non smentito dal Ministro e quindi da Lei stessa fatto proprio.

Affermazioni che insieme alla cancellazione del Thread sui Marò annunciato dalla più importante Agenzia di stampa italiana lasciano molto perplessi. La frase attribuita al Ministro Bonino è, infatti, una negazione dello Stato di Diritto a cui, invece, spetta l’onere della prova e quindi della colpevolezza. L’eliminazione del thread sui Marò è un vero e proprio atto di censura inconcepibile ed inaccettabile in una democrazia moderna. Un controllo sull’espressione del libero pensiero attuato ricorrendo allo spazio di FB intitolato ad un Ministro della Repubblica, la dott.ssa  Bonino, da sempre impegnata nella difesa dei diritti civili e assolutamente contraria a quella che potremmo chiamare “l’omertà di Stato”.

La pagina su FB continua a vivere permeata da condivisibili iniziative per l’affermazione e difesa dei diritti dell’uomo ma con scarsissimi contenuti di informazione sulla politica estera italiana. Gli interventi di coloro che vorrebbero sapere di Massimiliano e Salvatore continuano sui vari post sicuramente “fuori tema”, ma mai come in questo caso è valido il vecchio detto “necessità fa virtù”.  
 
Un’azione di disturbo non attuata per destabilizzare una figura istituzionale, piuttosto per suscitare un interesse dello Stato per la sorte di due cittadini e che al momento non sembra essere tale.

Una forma di protesta forse inusuale, ma sicuramente mutuata almeno per i  più anziani di noi da altre forme di dissenso promosse in passato dal politico Bonino. Un dissenso non violento, portato avanti non con manifestazioni di piazza spesso intemperanti,  ma espresso attraverso le parole in un quadro di reciproco rispetto, tipico dell’antica tradizione della dottoressa Bonino, già impegnata in mille battaglie civili.

Ministro, La prego,  non continui ad ignorare, completi la Sua pagina anche con espressioni di politica internazionale che ci indichino cosa l’Italia vuole essere nel mondo e riapra il thread sui marò, credo che ne avremmo tutti da guadagnare in immagine e prestigio.

Roma 17 ottobre 2013, ore 13,00

1 commento:

stavolearm ha detto...

L'apparire non vuol dire essere. Lei e' una capo scuola dell'apparire...