Ieri il
Ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha ribadito a Bruxelles che si stanno
valutando le caratteristiche dei porti italiani per scegliere quale mettere a
disposizione per il passaggio delle armi chimiche della Siria. Notizia
di Vista Agenzia televisiva parlamentare pubblicata dal quotidiano “Il
Giornale” al link http://www.ilgiornale.it/video/esteri/bonino-bruxelles-porto-italiano-armi-chimiche-siriane-976469.html.
Una
notizia quasi passata inosservata ma rilevante in materia di sicurezza. Lascia,
infatti perplessi, l’ipotesi formulata dalla Responsabile della Farnesina, una
volta paladina del rispetto ambientale e della difesa del territorio, di
proporre la disponibilità italiana ad ospitare nei propri porti materiale
altamente pericoloso per la vita dei cittadini e per l’inquinamento del
territorio.
Un’Italia
che non dispone di una struttura portuale adeguata per demolire un relitto come
la Costa Concordia
e smaltire tonnellate di materiale inquinante, comunque a basso rischio rispetto i gas nervini di
Damasco. Ci proponiamo, però, ad ospitare navi cariche di veleni.
Naturalmente nell’assoluto non
rispetto dei trasparenza che ormai è diventata prassi ricorsiva per la
Farnesina, la Ministro non ci dice se qualcuno lo abbia chiesto all’Italia o
sia una nostra volontaria disponibilità. Non
ci informa nemmeno perché dopo il passaggio delle navi a Latakia ed a
Cipro devono fare una terza sosta in Italia.
Non è dato di sapere se la richiesta
arriva dalla Russia, dagli Usa dalle Nazioni Unite perché l’ermetismo della
dottoressa Bonino è impenetrabile, fedele alla “secret Diplomacy” che sta applicando
per la vicenda dei due Fucilieri di Marina in ostaggio dell’India. Non è
nemmeno chiarito in un momento di ristrettezze economiche chi sosterrà
l’impegno finanziario per predisporre quanto necessario a garantire la massima
sicurezza alle possibili aree destinate all’attracco di questo naviglio ed alle
popolazioni residenti ed a predisporre un’adeguata risposta sanitaria in caso
di incidenti.
Chiedo, quindi, al Ministro, anche se sono consapevole che non
mi sarà risposto, se, prima di dare l’annuncio presso la sede della UE, ha
acquisito adeguate informazioni sulle difficoltà logistiche ed economiche per
affrontare problemi della fattispecie, anche in base ad una recente pregressa
esperienza italiana affrontata per dismettere, nel rispetto delle direttive
dell’Opac, vecchi depositi di aggressivi chimici risalenti alla prima Guerra
Mondiale, conservati in fusti corrosi
dal tempo ed ad alto rischio di
fuoruscita del materiale altamente tossico, anche se molto meno letale del
Sarin siriano.
Mi permetto di chiedere ancora
se si è consultata con la Difesa che
dispone della necessaria conoscenza per gestire un problema del genere od è una
di quelle decisioni estemporanee indotte dalla supponenza della carica
istituzionale ricoperta come ormai da tempo siamo abituati a constatare.
Nel momento, infatti, che il Ministro degli Esteri ha ufficializzato
all’Unione Europea che “si stanno individuando porti adeguati” ha di fatto formalizzato
una decisione già consolidata in ambito Esecutivo. Ci si augura quindi che sia
stato informato il Parlamento e ci sia stato un coordinamento con le Autorità
locali destinate a correre un rischio
elevato.
In Italia non si costruiscono termovalorizzatori
per la distruzione dei rifiuti perchè inquinano e comunque si coinvolge la
popolazione locale prima di decidere, ma decidiamo di ospitare navi con carichi
ad elevatissimo rischio in caso di fuoruscita di gas senza prima aver informato
la popolazione che sarebbe coinvolta a correre possibili rischi.
Pericoli di elevata valenza in
questo caso, in quanto solo la dispersione per cause accidentali di modestissime
quantità di gas Sarin, produrrebbero la morte immediata di migliaia di persone
ed un rilevante inquinamento ambientale.
1 commento:
Ma è una cosa impressionante..!! Non ne sapevo proprio nulla..ovviamente! Il "modus operandi" con cui la dottoressa esercita il suo ruolo di ministra, (maleffidatole) ha ormai raggiunto picchi di scelleratezza a dir poco impressionanti. Torna in mente A. Sordi quando nel film de' "Il Marchese del Grillo", rivolgendosi alla propria plebe gli tuona: "..PERCHE' IO SONO IO..E VOI NON SIETE UN CAZZO!!!".
Questa notizia mi giunge scandalosa quanto pericolosa.
Meno male che che Lei, Generale, ha avuto premura di rimarcarla.
Va assolutamente seguita, divulgata e contrastata perché non si traduca in un'ennesima disgrazia che fatta volutamente abbattere sul nostro Paese !!!!
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