Il
silenzio istituzionale circonda la vicenda dei due Marò che ormai si trascina
da 1000 giorni e due settimane trascorsi dai due nostri militari a Delhi, ostaggio
dell’India.1000 giorni in cui si sono succeduti tre Governi, tre Ministri degli
Esteri e della Difesa che hanno tanto promesso ma poco realizzato.
Quasi
tre anni trascorsi senza che nulla accadesse per risolvere la vicenda durante i
quali, intanto, ex Ministri del Governo Monti hanno consolidato il loro futuro.
Rappresentanti istituzionali che presumibilmente per ruolo ricoperto al momento
dei fatti, ebbero un peso determinante nelle
decisioni che portarono a restituire all’India Latorre e Girone il 22 marzo
2013.
Notizie
di stampa riportano infatti che l’ex Ministro della Difesa Di
Paola si trasferisce negli Stati Uniti, destinazione Irvine, in California e
dal primo gennaio 2015 sarà impegnato come vice presidente esecutivo, con
responsabilità mondiale, in una banca privata che finanzia progetti in paesi in
via di sviluppo, la EurOrient financial group riconosciuta dall’ Onu. L’ex
Ministro dello Sviluppo Economico, invece, il dott. Corrado Passera, si
affaccia sulla scena politica italiana leader di una nuovo movimento politico.
Nulla
invece è maturato per riportare in Patria i due militari, dopo le vittorie diplomatiche dell’ex Ministro Terzi
che era riuscito per due volte ad ottenere dall’India che i due Fucilieri di
Marina tornassero in Italia.
Un’azione
che offriva uno spiraglio perché i due rimanessero in Italia, magari in seguito
ad un divieto di espatrio sancito dalla Magistratura italiana che nei loro
confronti indagava per il reato di omicidio volontario. Atti che forse
sarebbero stati anche ben accettati da un’India preoccupata a non pregiudicare
i rapporti diplomatici con l’Italia e nello stesso tempo a non deludere la
popolazione indiana, in particolare quella di estrema sinistra del Kerala.
Ben
diversa, invece, la situazione per i due
militari ai quali quel 22 marzo era stato assicurato che sarebbero rientrati in
Italia dopo due / tre settimane dimenticando però di dire loro di quale anno.
Uno, Massimiliano
Latorre , colpito da un
grave problema fisico è in convalescenza in Italia e dovrebbe rientrare in
India il 13 gennaio 2015. L’altro Salvatore Girone è rimasto in ostaggio dell’India
in custodia cautelare presso l’Ambasciata italiana a Delhi.
Improvvisamente
il nuovo Ministro degli Esteri Gentiloni, fa sentire la sua voce attraverso
Agenzie di stampa ed in occasione di un intervista rilasciata ad un
Telegiornale della televisione pubblica e ci informa che l’Italia “intende
imprimere un significativo cambio di passo” e precisa tra l’altro, secondo quanto riportato da un articolo
pubblicato dal “Corriere.it che l’Italia
pur non abbandonando la strada dell’arbitrato internazionale ritiene che la
soluzione del pasticcio potrà venire solo da un negoziato bilaterale e fuori
dai riflettori. (http://www.corriere.it/opinioni/14_novembre_22/maro-due-sentenze-un-vero-cambio-passo-b5d84d0c-7251-11e4-9b29-78c5c2ace584.shtml)
Il
tutto addolcito dall’ottimismo del Premier Renzi che è convinto di ottenere la
benevolenza di Modi scambiando con lui due parole durante il G20 in Australia.
Un Premier indiano che invece qualche giorno prima aveva pubblicamente
esplicitato la sua convinzione che l’India dovesse applicare il diritto e le
Convenzioni internazionali nei casi di pirateria marittima.
Un
invito, quello di Modi, che l’Italia sembra, però, non voler accogliere nel
momento che a livello istituzionale si continua a preferire la politica del
compromesso piuttosto che a far valere i propri diritti in un contesto
internazionale appositamente preposto ad esprimersi sulle controversie fra
Stati.
Nulla
è cambiato sotto il sole direbbe qualcuno. Continuiamo a questuare una
soluzione “amichevole” secondo la migliore tradizione italiana del “vogliamoci
bene”, linea politica anche confermata dalle dichiarazioni del Presidente della
Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati, Onorevole
Cicchitto che recentemente ha auspicato:
"................. i due marò Massimiliano Latorre
e Salvatore Girone possano contare anche sulla solidarietà europea e della
comunità internazionale per una rapida e definitiva risoluzione della loro
vicenda" (ANSA 6 nov).
3 commenti:
Bravo Generale, siamo solo dei poveri questuanti piegati a 90 gradi, senza dignità. Sulla strada di quei (dis)Onorevoli opportunisti che hanno sfruttato la vicenda dei 2 Fucilieri per careghe lautamente pagate, dopo averli buttati letteralmente a mare (Di Paola e Passera, oltre a Monti).
Ottime osservazioni e considerazioni Sig. Generale
Di Paola? Passera? .... ma con quale coraggio osano mostraew ancora agli italiani il loro "muso"?
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