Ieri, quanto deciso dal Consiglio Europeo straordinario convocato per
affrontare il problema dei migranti, ha ancora una volta evidenziato come la nostra sovranità nazionale sia svenduta al
migliore offerente per 30 denari, rinunciando
di pretendere il rispetto concreto dagli
altri Paesi dell’Unione Europea.
Una volta accadde il 22 marzo 2013, quando i nostri due Fucilieri
di Marina furono rimandati in India per difendere gli interessi economici di ristrette lobby perchè potessero continuare a
fare affari con Delhi. Valutazioni, peraltro, sconfessate dai fatti nel momento
che il Premier indiano MODI, recentemente in visita in Europa, ha stretto
relazioni economiche con Francia e Germania ed ha completamente ignorato
l’Italia.
Ciò nonostante accetteremo di ospitare rappresentanze indiane all’Expo
di Milano come viene riportato da alcuni organi di informazione. Il console
indiano Verma, infatti, ci dicono che abbia dichiarato che «L’Expo ci permetterà di mettere in mostra
le nostre capacità in vari segmenti, le nostre “best practices”, i passi avanti
che abbiamo fatto quanto a sostenibilità, ambiente, tecnologia” (http://expo2015notizie.it/blog/expo2015-grandi-temi/9881/le-tre-sfide-dellindia-a-expo/).
Ed ora l’ultimo atto che conferma come il nostro Stato sia ormai orientato
ad accettare quel poco che viene concesso dalla UE, per non innervosire i partner
europei e per sopravvivere nel quotidiano. Il nostro Premier, infatti, si è dichiarato
soddisfatto per quanto raggiunto in ambito Consiglio Europeo ed ha affermato
che era stato compiuto “un grande passo in avanti”.
Quale sia il grande successo non è immediatamente comprensibile, come
non è condivisibile l’entusiasmo del nostro Presidente del Consiglio. Infatti, l’unica cosa che l’Europa ha approvato è stato
l’aumento dei fondi destinati a finanziare l’operazione Triton ed a confermare il
rifiuto dell’accoglienza dei migranti, lasciando ancora una volta l’Italia sola ad
affrontare l’emergenza.
Una soddisfazione che deriva, quindi, solo dall’annuncio che arriveranno
quattro spiccioli per mantenere in atto il dispositivo aereo navale attualmente
operativo, dimostrando ancora una volta che siamo disposti a chinare il capo di
fronte a poche briciole rinunciando a pretendere che una volta per tutte la “Holding Europa ”
riconosca come suoi confini le coste meridionali dell’Italia.
Con ridondanza è stato annunciato che i fondi saranno triplicati
dimenticando però di chiarire che l’aiuto economico non arriverà tutto all’Italia ma sarà destinato a
sostenere l’impegno anche delle nuove realtà che entreranno a far parte del
dispositivo operativo di Triton (mezzi inglesi, tedeschi, francesi e lituani)
ed a retribuire altri funzionari di Frontex che sicuramente approfitteranno
dell’occasione per consolidare le loro posizioni di burocrati impegnati a
raccogliere unicamente dati statistici, disattendendo lo scopo istitutivo
dell’Agenzia che dovrebbe coordinare il pattugliamento delle frontiere esterne
aeree, marittime e terrestri degli Stati della UE.
E’ quindi difficile condividere questo “orgoglio nazionale” per i
risultati raggiunti. L’aumento dei finanziamenti, infatti, difficilmente potranno
essere utilizzati anche per la gestione dei migranti sul territorio italiano e
sicuramente non andranno a coprire i
costi di ammortamento dei mezzi aereo - navali italiani impegnati ormai da più
di due anni quotidianamente in mare.
Quale sia il successo
raggiunto dall’Italia non è chiaro. E’ invece palese come ancora una volta si
confonda il successo politico con scarni ed incerti ritorni economici,
confermando che il nostro Paese è ormai in svendita .
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