A tale
riguardo, quindi, sento l’esigenza di riproporre un documento che credo offra
un quadro completo di quanto avvenuto in quei giorni, datato 18 marzo 2013 e
archiviato sul sito della Farnesina al link
http://www.esteri.it/mae/it/sala_stampa/archivionotizie/comunicati/2013/03/20130318_maro_comunicato_governo.html
Solo
due richiami sui contenuti. Il comunicato emesso da un’Istituzione dello Stato
è titolato “Marò: comunicato del Governo”
che non risulta essere mai stato smentito dall’allora Premier Senatore Monti e dal quale nessuno dei Ministri in carica si dissociò, nel quale
vengono sintetizzati i passaggi che portarono a decidere di non rimandare i due
Fucilieri di Marina in
India. In particolare “Per questi
motivi, il Governo italiano è giunto alla determinazione, dopo essersi a lungo
impegnato per una soluzione amichevole della questione - nella quale tuttora
crediamo convintamente - di formalizzare l'11 marzo l’apertura di una
controversia internazionale”.
La
decisione, quindi, di rimandarli in India il 22 marzo 2013 smentendo il comunicato
del 18 e rinunciando all’Arbitrato internazionale, non può che essere attribuita
a chi nel Governo aveva responsabilità di decidere e cambiare l’iniziale
approccio al problema.
Quindi,
oltre alle affermazioni del Ministro Gentiloni che meriterebbero un
approfondimento, sembra essere imprecisa anche una nota di ieri di “Italia Unica” che attraverso un’Agenzia informa:
"In merito alle affermazioni dell'onorevole
Giorgia Meloni riguardo la vicenda dei maro', ancora una volta e' necessario
precisare che i due fucilieri di Marina furono rinviati in India sulla base di
una decisione unanime del Consiglio dei Ministri". Infatti, se Consiglio
dei Ministri ci fu, la globalità della
decisione non appare comunque tale considerando la posizione dell’allora Ministro
Terzi che, il 26 marzo 2013, si dimise
perché proprio contrario alla decisione di rispedire in India i due Marò.
E’
lecito, quindi, dedurre che comunque l’unanimità affermata da “Italia Unica” non
fu poi tale e, quindi, è azzardata anche l’affermazione riportata nella stessa Agenzia
laddove si scrive “L'onorevole Meloni, dunque, addossando responsabilita'
unilaterali allo stesso Monti ed all'allora ministro Passera, afferma il falso”
(Rai/ Dire 19:49 14-04-15).
Polemiche che non concorrono a
fare chiarezza sul fatto ma che rendono ancora più oscura la vicenda che invece
sarebbe auspicabile che fosse affrontata e valutata da una Commissione di
inchiesta parlamentare come da tempo auspicato da più parti.
Auspicio vano, mentre giunge notizia che in tempo quasi reale si sta
istituendo un’ennesima Commissione Parlamentare
di inchiesta sui danni dell’Uranio Impoverito come se ormai non fossero
acclarati gli effetti negativi insieme all’inquinamento da polveri sottili di
metalli pesanti che caratterizza le aree di conflitto, dalla triste realtà di
circa 390 morti e più di 3800 ammalati.
Un’altra decisione che fa capire quale
sia l’attenzione istituzionale per i militari italiani e quindi forse anche il
motivo per cui ancora i nostri due Marò sono ostaggio dell’India da più di tre
anni
1 commento:
Però adesso si stà discutendo sul contenuto di una possibile legge che riguarda il reato di Tortura! Ma per i nostri due Marò non è forse tortura questa? Di sicuro Psicologica lo è!!!
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