Parole roboanti, infatti, ci stanno sommergendo per
annunciare un successo quasi impossibile. Le decisioni di oggi, sostiene la
Farnesina, confermano il consolidamento
del percorso arbitrale intrapreso dall'Italia il 26 giugno", dimenticando
che l’iniziativa internazionale in itinere era già stata preparata ed era
pronta fin dal 18 marzo 2013, improvvisamente annullata dal Governo del momento.
Dimenticanze o scelte
comunicative ? La seconda ipotesi apparirebbe più plausibile considerando che i
comunicati di quel giorno sono ancora online sul sito del MAE (http://www.esteri.it/mae/it/sala_stampa/archivionotizie/comunicati/2013/03/20130318_maro_comunicato_governo.html).
Lo abbiamo ricordato più volte ma di fronte a non spiegabili
dimenticanze di informazione che sembrano affliggere moltissimi organi di comunicazione
italiani si ritiene quanto mai opportuno porre in essere un antica
raccomandazione, “il ripetere aiuta”.
Oggi anche sulle pagine del Corriere della Sera il dott.
Taino evidenzia come normale questa scelta con parole inequivocabili
“Soprattutto, si è confermata una scelta normale nei contenziosi tra Stati, che
non necessariamente comporta scontri aspri ma che anzi ha la possibilità di
creare chiarezza”ò. Aggiunge anche “In un comunicato, ieri, il ministero degli
Esteri italiano ha sostenuto che la decisione del governo indiano di
partecipare all’arbitrato e l’allungamento della permanenza in Italia di
Latorre — «ancorché per un periodo inferiore a quello da noi richiesto» —
confermano «il consolidamento del percorso arbitrale intrapreso dall’Italia il
26 giugno»”, dimenticando però di
evidenziare che si sono persi più di due anni a totale danno dei nostri
militari.
Imprecisioni non condivisibili da chi scrive come me per
passione e non per professione. Preferisco, dunque, rammentare quei giorni
lontani in quanto li ritengo una parte fondamentale nell’intera vicenda. Fatti che a mio modesto parere stigmatizzano
l’assoluta indifferenza di qualcuno che ai vertici dello Stato preferì fare
scelte di opportunità prediligendo la difesa di interessi economici reputata
prevalente rispetto a quella dei diritti umani e giuridici di due cittadini
italiani implicati in problemi conseguenti ad “incarichi di Stato”. L’ho fatto in varie occasioni e non in ultimo
oggi con un pensiero pubblicato dalla testata “InTerris” che ripropongo : http://www.interris.it/2015/07/14/66301/intervento/maro-due-anni-buttati-via.html
Due Governi si sono succeduti da quel marzo del 2013,
moltissime le parole ma zero fatti. Oggi si ritorna a percorrere una strada che
era stata aperta nel passato osannandola come un successo politico conseguente
ad un attento lavoro diplomatico, ma si
tralascia di analizzare una frase del rappresentante del Governo
indiano (Solicitor General), Ranjit Kumar, che ha precisato tra l’altro all'
ANSA “che l' India "partecipera' per dire agli arbitri che la giurisdizione
e' nostra e non dell' Italia".
Tante le dichiarazioni, non in ultima quella
dell’Onorevole Fabrizio Cicchitto (Ncd) che
all’ANSA ha parlato di "passi significativi frutto di un lavoro difficile
sia del governo Letta sia di questo governo", dimenticando che tutto era
stato preparato ed avviato più di due anni orsono.
A quando una Commissione di inchiesta Parlamentare ?
2 commenti:
Inchiesta Parlamentare? per darsi la zappa sui piedi? solo se ci sara' un partito non coinvolto in questa vicenda e che per miracolo raggiungesse una forte maggioranza. Forse allora, per diminuire ancor piu' la forza dell'opposizione, si arriverebbe ad un'inchiesta. Ma sara' possibile cio' a casa nostra?
Bravo.
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