LETTERA
APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Egregio
Presidente,
sono un
cittadino italiano che ha servito per 40 anni il Paese indossando l’uniforme di
Ufficiale del Genio. L’ho fatto in Italia ed all’estero. In condizioni spesso critiche
tanto che ho contratto una serie di infermità fisiche giudicate meritevoli
della qualifica "Vittima del Dovere”. Ora sono in quiescenza come Generale
di Brigata della Riserva .
Fatta
questa doverosa premessa per presentarmi
entro nel merito. Sto vivendo come tutti gli italiani questa esperienza
del COVID 19 e fino ad ora l’ho fatto in silenzio, ma ora non posso più tacere e la rabbia ed il
dolore hanno preso in me il sopravvento e mi spingono ad importunarLa per
chiedere il Suo intervento come Capo dello Stato garante della Costituzione.
Siamo
forse ad un punto senza ritorno. La Repubblica Ceca ha sequestrato un lotto di
mascherine inviate all’Italia dalla Croce Rossa cinese, i Paesi europei
chiudono le frontiere per difendersi dalla pandemia, il Presidente del
Consiglio ci riempie di decreti talvolta contrastanti e non ne specifica i
contenuti nemmeno in conferenza stampa notturna come avvenuto ieri sera. Il
Parlamento è praticamente chiuso e la nostra democrazia è affidata solo al
Governo che ne gestisce i contenuti
spesso senza un minimo di contraddittorio.
Potrei
aggiungere mille altri particolari di vita quotidiana ma mi limito con l’auspicio
che non si avveri quanto Platone aveva teorizzato: quando un popolo è
abbandonato a se stesso e costretto ad autogovernasi è irrimediabilmente spinto
nelle mani di un tiranno. E questo sta avvenendo in Italia dove i politici sono
scomparsi ed il Parlamento è chiuso, forse
per difendersi dal contagio del Coronavirus, mentre sanitari, militari,
autotrasportatori, operatori del commercio, Forze dell’Ordine e tanti altri
rischiano la vita.
Siamo i
detentori di eccellenze che tutti ci riconoscono, cultura, sanità, intraprendenza,
ma non siamo degnamente rappresentati né in Patria né tantomeno all’estero. Per
contro, il Premier nelle sue fugaci apparizioni televisive ci invita ad essere uniti
ma i primi a non esserlo sono proprio i politici a cui sono affidate le sorti
del Paese in un momento in cui, invece, ci sarebbe bisogno di coesione, quella
vera, per il bene comune.
Ecco
Signor Presidente forse è giunto il momento che Lei intervenga e garantisca
agli italiani i diritti costituzioni ed assicuri loro il massimo rispetto all’estero.
Faccia sentire la Sua Voce e scuota da questo letargo la politica che al
momento coltiva solo gli interessi di parte e non il bene degli italiani.
Non si
esce da una pandemia solo con le medicine, ma anche e soprattutto con infusioni
di fiducia che in questo momento solo
Lei può garantire, a differenza di
questi improvvisati gestori della “Res Publica” che hanno la presunzione di
sapere, ma che poco conoscono.
Le
chiedo scusa per il disturbo e spero che il mio appello sia accolto.
Con
rispetto e deferenza
Gen.B.
(ris) dott. Fernando Termentini
1 commento:
Speriamo accolga il tuo appello
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