martedì 28 aprile 2020

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROF.AVV. GIUSEPPE CONTE


LETTERA APERTA AL PRESIDENTE  DEL CONSIGLIO
PROF.AVV. GIUSEPPE CONTE

Egregio Presidente,
ho avuto occasione di scriverLe una lettera aperta  l’11 aprile u.s.. Credo che almeno il Suo Staff addetto alla Comunicazione l’abbia letta essendo stata pubblicata sul WEB con un migliaio di like e sul mio blog, ma non ho ricevuto risposta ed in tutta franchezza sono rimasto stupito ricordando che fin da piccolo mi è stato insegnato che  “rispondere non è obbligo, ma cortesia”.
Non demordo però ed a distanza di due settimane torno ad esplicitarle dubbi di ordine sostanziale  sulla gestione  della nostra Italia. Inizio dal gruppo di esperti da Lei nominato e gestito dal dott, Colao. Di costoro almeno per quanto a me noto non si conosce nulla, Non i nomi né, ancora peggio, le professionalità. Sono protetti da un anonimato rotto solo dalle Sue affermazioni di cui ci fidiamo ma che vorremmo fare nostre dopo aver letto Curriculum e titoli accademici.
Una sottigliezza, comunque, rispetto all’efficacia dei Suoi DCPM con norme spesso non controllabili e quindi inefficaci come quando prevede nella fase 2 la possibilità di visite parentali mantenendo le accortezze di sicurezza  di ordine generale previste per il COVID – 19 in particolare per quanto attiene agli assembramenti. Di qui il dubbio che ci dobbiamo aspettare un altro DCPM con il quale si dà alle Forze dell’Ordine la facoltà di ispezioni domiciliari non autorizzate dalla Magistratura.
Una disposizione, infatti, ha valenza se si può controllarne l’applicazione, altrimenti sono parole al vento.
Un DCPM che sarebbe contrario al Codice Penale e che andrebbe a ledere articoli fondamentali della Costituzione come, a mio modesto parere, avvenuto con precedenti Decreti entrati in vigore senza l’approvazione del  Parlamento sovrano. Per citarne alcuni.  
 Articolo 2. “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. Il distanziamento sociale così come imposto disattende questi contenuti.
Ed ancora, Articolo 13. La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dall'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge. Pretendere che un cittadino autocertifichi cosa intende fare lasciandone il giudizio di congruità alla Polizia viola e non poco la libertà personale.
Semplici esempi ma che evidenziano una gestione autonoma di un Governo che si affida a consulenze esterne composte da esperti che poco hanno a che fare con una pandemia.  Oltre al top manager dr Colao ex Rcs e Vodafone, ne fanno parte, fra gli altri e per quanto potuto leggere su quotidiani, dr. Giovanni Gorno Tempini (presidente Cassa depositi e prestiti), dr. Franco Focareta (avvocato e grande esperto di diritto del lavoro), dr, Enrico Giovannini (ex ministro del lavoro), dr. Stefano Simontacchi (avvocato esperto di diritto societario), oltre a docenti ed esperti presso università estere. A costoro si aggiungono il Commissario dr. Domenico Arcuri esperto di questioni amministrative ed il  Capo del dipartimento della Protezione civile, dr. Angelo Borrelli valente  commercialista.
Presidente cortesemente una domanda : ma i Suoi Ministri di cosa si occupano e quale è la loro expertise se hanno bisogno di cotanti Consiglieri ?
Di fatto, quindi, stiamo procedendo solo per atti amministrativi escludendo il Parlamento e questo mi preoccupa come sentire dire  il Premier che a  reti unificate afferma “Vi Concediamo”,  come fosse un monarca del passato.
Per quanto noto, inoltre, si afferma che  la Costituzione non è stata sospesa per un tacito accordo tra il popolo ed il governo, Invece rivendico come singolo cittadino insieme a tanti altri italiani tutti i miei diritti e libertà previste dalla Costituzione , diritti e libertà di cui sono stato privato inopinatamente.
Presidente ci chiarisca evitando logorroiche conferenze stampa ma spiegando come “avvocato del popolo” i dettegli ai cittadini anche lasciandoli liberi di gestire i propri diritti seppure con le accortezze che il COVID-19 impone.
Roma 28 aprile 2020, ore 18.00
Gen.Brig. (ris) Fernando TERMENTINI
 ftermentini@gmail.com

2 commenti:

Unknown ha detto...

Parole sacrosante. Noi abbiamo bisogno di tutela della salute, compatibilmente con l'inalienabile rispetto della costituzione, e del lavoro.
Inoltre, se la massa di tutto il personale degli Enti governativi/statali non ha la capacità di esercitare bene la propr funzione, rendendo necessaria la professionalità di circa 450 tecnici/consiglieri/ecc. esterni, si provveda a licenziare tutti gli incapaci.
Un abbraccio.

Unknown ha detto...

Roberto Montagna