Oggi The Hindu in un articolo
sulla situazione dei due Fucilieri di Marina Massimiliano
Latorre e Salvatore Girone
rompe il silenzio mediatico italiano e ci informa su una situazione
assolutamente nebulosa e diversa da quanto fino ora reso noto in Italia.
Una palese divergenza sul piano
concettuale fra quanto finora comunicato dal dott. de Mistura, Commissario di Governo per la vicenda, in particolare per quanto attiene ad una
rapida chiusura del processo che sarebbe dovuto iniziare secondo le Sue
valutazioni già a settembre. Qualcosa in contrasto anche con quanto a suo tempo ci disse l’ex
Premier Monti, dopo il rientro improvviso dei due Fucilieri in India.
Una dicotomia ancora più evidente
rileggendo alcune dichiarazioni del Vice Ministro degli Esteri Pistelli sulle
concordate regole di ingaggio con Delhi e
su un approccio condiviso da parte italiana con la gestione indiana
della vicenda. Parole dalle quali è lecito desumere che l'Italia si assume in
toto la corresponsabilità legale e politica del processo ai due Fucilieri di
Marina delegando all’India l’iter giudiziario, affidato ad una Corte Speciale che
deciderà riferendosi ad un ordinamento giudiziario che comunque prevede la pena
di morte nel quadro della normativa antiterrorismo e delle indagini svolte dalla
NIA.
Conclusioni quelle del Vice
Ministro che sembra essere condivise dal Ministro Bonino al punto di essere
riportate nel testo di presentazione del Thread aperto nella pagina di FB del
Ministro (https://www.facebook.com/pages/Emma-Bonino/9005388225
), voluto per offrire uno spazio di
discussione sulla vicenda e chiuso nell’arco di un giorno forse per i commenti espressi
da molti in contrasto con le posizioni ministeriali ma, in ogni caso, per il
99% proposti con gentilezza e correttezza.
Dichiarazioni assolutamente
incomprensibili nel momento che l’articolo su The Hindu si conclude informando
che “Funzionari del Ministero degli affari esterni indiano hanno anche detto che il governo non aveva mai
contemplato un accordo extra -giudiziale, anche quando l'Italia ha offerto un
risarcimento alle famiglie degli uccisi” .
Roma 8 ottobre 2013, ore 14,00
Il quotidiano indiano informa,
infatti che il Ministero degli Esteri
indiano, lunedì scorso, ha smentito che ci siano in corso iniziative delle
Istituzioni di Delhi perché si arrivi ad un accordo extra -giudiziale che
risolva il caso dei due Fucilieri di Marina italiani, pur confermando che ci
sono stati incontri tra funzionari italiani ed indiani che hanno discusso del
problema.
Il Ministro ha altresì
sottolineato che il caso è sub judice e l'esito finale dipenderà da ciò che la
magistratura deciderà. Un’affermazione in completo contrasto con quanto ci è
stato proposto dalle seppur sterili comunicazioni ufficiali.
Una palese divergenza sul piano
concettuale fra quanto finora comunicato dal dott. de Mistura, Commissario di Governo per la vicenda, in particolare per quanto attiene ad una
rapida chiusura del processo che sarebbe dovuto iniziare secondo le Sue
valutazioni già a settembre. Qualcosa in contrasto anche con quanto a suo tempo ci disse l’ex
Premier Monti, dopo il rientro improvviso dei due Fucilieri in India.
Una dicotomia ancora più evidente
rileggendo alcune dichiarazioni del Vice Ministro degli Esteri Pistelli sulle
concordate regole di ingaggio con Delhi e
su un approccio condiviso da parte italiana con la gestione indiana
della vicenda. Parole dalle quali è lecito desumere che l'Italia si assume in
toto la corresponsabilità legale e politica del processo ai due Fucilieri di
Marina delegando all’India l’iter giudiziario, affidato ad una Corte Speciale che
deciderà riferendosi ad un ordinamento giudiziario che comunque prevede la pena
di morte nel quadro della normativa antiterrorismo e delle indagini svolte dalla
NIA.
Conclusioni quelle del Vice
Ministro che sembra essere condivise dal Ministro Bonino al punto di essere
riportate nel testo di presentazione del Thread aperto nella pagina di FB del
Ministro (https://www.facebook.com/pages/Emma-Bonino/9005388225
), voluto per offrire uno spazio di
discussione sulla vicenda e chiuso nell’arco di un giorno forse per i commenti espressi
da molti in contrasto con le posizioni ministeriali ma, in ogni caso, per il
99% proposti con gentilezza e correttezza.
Dichiarazioni assolutamente
incomprensibili nel momento che l’articolo su The Hindu si conclude informando
che “Funzionari del Ministero degli affari esterni indiano hanno anche detto che il governo non aveva mai
contemplato un accordo extra -giudiziale, anche quando l'Italia ha offerto un
risarcimento alle famiglie degli uccisi” .
Roma 8 ottobre 2013, ore 14,00
1 commento:
Generale, mi accusarono di essere contro i due sottuficiali fucilieri del glorioso ed initto Battaglione San Marco nei primissimi giorni della nefasta vicenda. il totale disinteresse,nei loro confronti,delle nostre istituzioni ed il più bieco apecoramento da parte della diplomazia italiana verso il governo indiano non facevano presagire niente di buono. a chi ricrdava che un processo nelle aule di giustizia indiane aveva una sentenza già scritta come previsto dal loro codice penale.mi hanno dato del disfattista e di non volere la soluzione diplomatica della vicenda estromettendomi dai gruppi e facendomi togliere alcune amicizie.sempre al suo fianco in questa battaglia che auspico vincente per la vita di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
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