Solo poche
righe per sottolineare il disappunto come italiano sulle scelte che vengono
fatte per tutelare e risolvere, secondo la motivazione ufficiale, la vicenda dei due Fucilieri di Marina.
Ieri un’Agenzia
ci informa, infatti, che la Ministro degli Esteri Mogherini ha nominato un
"comitato dei giuristi" che si occuperà della "nuova fase" di
internazionalizzazione del caso dei due marò italiani Massimiliano Latorre
e Salvatore Girone.
La Ministro ci
dice anche che "Abbiamo insediato il comitato di giuristi che sta
seguendo la nuova fase, c'è stato un
primo incontro con le famiglie. Il lavoro continua in modo molto diretto e
costante, quotidiano. Il team è guidato da Sir Daniel Behtlehem, ex capo del servizio
giuridico del Foreign Office, uno dei maggiori esperti di diritto
internazionale e che ha una grande esperienza sul campo. Il gruppo è al lavoro
da diverse settimane".
Non entro nel
merito delle decisioni istituzionali, ma non posso esimermi dall’esprimere
meraviglia sul fatto che nonostante la
Difesa e gli Esteri dispongano di strutture organiche deputate proprio a
risolvere i problemi legali, e sebbene in Italia ci siano egregi accademici
esperti di diritto internazionale secondi a nessuno, si sente la necessità di
assegnare la direzione del Gruppo di Lavoro in questione all’ex responsabile
del servizio giuridico del Ministero degli esteri inglese.
Sir Daniel
Behtlehem, che dal maggio 2006 al maggio
2011 è stato il principale Consigliere Giuridico del Regno Kingdom Foreign
& commonwealth Office e dal cui CV ,
comunque, (http://www.biicl.org/files/5184_cv_-__daniel_bethlehem.pdf)
non emerge una peculiare esperienza nel settore del Diritto o convenzioni
internazionali sulla navigazione.
Probabilmente,
invece, un internazionalista italiano esperto in Diritto del Mare avrebbe
meglio coordinato gli esperti incaricati di risolvere il problema.
In ogni caso, senza entrare nel merito, si fa osservare che le decisioni
della Ministro inducono a pensare che non ritenga affidabili le professionalità
specifiche italiane, per cui se così
fosse sarebbe auspicabile che nel quadro del riassetto della Pubblica Amministrazione
in corso, la Mogherini consigliasse al Premier di rimodulare in primis il
Servizio per gli Affari Guridici del MAE ed a seguire tutte le strutture di
natura legale operative negli altri
Ministeri, rivedendo anche gli organici delle cattedre di Diritto Internazionale
e della Navigazione previste nelle Università di Stato.
In questo caso e tenuto conto dei risparmi in termini economici
che lo Stato potrebbe ottenere, il ricorso
a expertise non italiana sarebbe sicuramente più accettabile e giustificato.
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